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Sono uno che ha avuto il culo o la sfiga di nascere negli anni '70.
Probabilmente sono la reincarnazione di un cantante hippie schiattato prematuramente...
Personalmente credo che la musica degli anni '60 e '70
era ed è qualcosa di unico perchè lo spirito di quegli anni
era unico: forse caotico e contraddittorio ma sicuramente genuino fino al
midollo. Io ho l'umile pretesa di portarne avanti quello spirito e quell'emotività
prima ancora che il sound o il messaggio generazionale.
Non potevo che scegliere Tao come pseudonimo e come simbolo della mia musica
dato che gli opposti e le contraddizioni sono ciò che mi
attrae della vita: il bello e il brutto, il bene e il male, l'uomo
e la donna, l'amore e l'odio... lo yin e lo yang che sono in ognuno di noi.
Certo, l’aver scelto un nome così orientale ed essermi “appropriato”
di un simbolo così mistico farà sicuramente storcere il naso
ai più scettici. D’altra parte…
1) degli scettici non me ne frega assolutamente niente
2) il significato dello yin / yang è “occidentalizzabile”
e proporlo in termini di vita vissuta è esattamente quello che intendo
fare con le mie canzoni
3) bando alle ciance, ascoltati “Forlìverpool”,
fallo entrare in circolo e poi ne riparliamo!
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